domenica 25 settembre 2011

Vaccinazioni, Rivolta e Spata sul Corriere di Como

Sul “ Corriere di Como” di oggi a firma A. Campaniello le dichiarazioni di Pito Rivolta e di Gianluigi Spata  e di chi dopo la squallida parte nei confronti della nostra categoria ha ancora la faccia di lamiera di essere polemico……!

Pito Rivolta:
  . «Ci è stato detto che non ci sono le risorse per pagare i medici, senza spiegarci però perché nelle altre Asl della Lombardia i fondi invece ci sono – esordisce Giuseppe Enrico Rivolta, segretario regionale dello Snami – Ci siamo rifiutati di effettuare le iniezioni gratuitamente. Per quanto riguarda i pazienti che non possono muoversi da casa, ci avevano offerto una quota mortificante per le vaccinazioni a domicilio e allora abbiamo pensato bene, per non penalizzare le persone più bisognose, di impegnarci a farlo gratuitamente. Abbiamo chiesto all’Asl che ci porti almeno in studio il farmaco necessario».
Lo scorso anno i medici di medicina generale si erano sobbarcati l’80% delle iniezioni contro l’influenza. «Temiamo fortemente che, riducendo gli ambulatori vaccinali, ci sia un drastico calo dell’adesione alla campagna, con i rischi conseguenti – dice Rivolta – Si chiede ai pazienti un cambio di abitudini radicale e non è facile. Saremo disponibili a dare indicazioni ai nostri assistiti, ma faremo notare che si tratta di un ulteriore servizio negato alla popolazione che nelle altre province invece è garantito».

Gianluigi Spata:
 «I nostri rappresentanti sindacali si sono comportati in modo davvero corretto e hanno seguito una linea che condivido appieno – sottolinea Gianluigi Spata, presidente dell’ordine dei medici – La decisione di garantire gratuitamente la vaccinazione a domicilio ai pazienti che non possono muoversi è molto importante ed è, ancora una volta, una dimostrazione di responsabilità della categoria. Confermo tutte le mie perplessità sulla nuova organizzazione e sul rischio di una riduzione dei pazienti vaccinati. Credo che questa riunione doveva essere convocata prima, per un confronto vero e non a decisioni di fatto già prese».
Ai medici non è piaciuto l’appello del direttore generale dell’Asl, Roberto Bollina, a «mettere la mano sul cuore e sulla coscienza e non sul portafogli». «Noi medici stiamo lavorando con difficoltà economiche sempre crescenti, problemi di mancato turnover e di carenza di organico, facendo straordinari non sempre retribuiti – precisa Spata - Stiamo subendo tagli continui e cerchiamo di non farli pesare sulla gente. Di cuore e coscienza abbiamo già dimostrato di averne eccome».


Roberto Bollina
«Senza dubbio, quando si cambiano modalità organizzative assodate non è facile e qualche incognita è inevitabile, ma sono convinto che la campagna funzionerà – commenta – Abbiamo avuto piena disponibilità dai medici dell’Asl, che vaccineranno pure il sabato nelle sedi dei distretti. Anche tra le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate l’adesione è stata elevata».
«Sinceramente penso che avrebbero potuto essere più collaborativi – dice – Per quanto riguarda le vaccinazioni a domicilio, avevamo offerto loro 5 euro per ciascuna iniezione, ma hanno preferito farle gratis. Vedremo alla fine quante ne avranno fatte. Lo scorso anno erano quasi 15mila: voglio capire quali saranno i numeri in questa stagione. Credo che avrebbero potuto fare qualche sforzo in più».

1 commento:

  1. MA QUESTO SIGNOR BOLLINA (NON SI PUO' CHIAMARLO "DOTTOR": OFFENDEREBBE LA CATEGORIA!) PENSA DI ESSERE AL MERCATO DI NON SO QUALE CITTA' ARABA? COME FA AD AVERE LA FACCIA TOSTA (L'EPITETO SAREBBE STATO DIVERSO, MA INCOMBONO LE QUERELE...) DI "OFFRIRCI" UNA TARIFFA PROFESSIONALE AL DI SOTTO DI QUELLA STABILITA DAL CONTRATTO? COSTUI SA LEGGERE O PENSA SOLO ALLA SUA CARRIERA DI GRANDE RISPARMIATORE (SULLA PELLE DEI CITTADINI, NON CERTO SULLA SUA!!) MA SE DEVE RISPARMIARE PERCHE' NON SI TAGLIA IL SUO STIPENDIO E NON RINUNCIA AI SUOI "PREMI"?
    UN CONSIGLIO, CON LA MANO SUL CUORE: CAMBI MESTIERE!!!

    RispondiElimina