lunedì 29 ottobre 2012

SICUREZZA DEI VACCINI ANTINFLUENZALI 2012-13

VANNO BENE SE IL MINISTRO DA' L'OK.

Snami scrive a Balduzzi chiedendo un comunicato ufficiale del ministero. “Vogliamo convincere i pazienti a vaccinarsi ma prima devono convincere Noi“.
 
Il Sindacato Autonomo chiede che il Ministro della Salute Renato Balduzzi dia rassicurazioni pubbliche formali sulla sicurezza dei vaccini antinfluenzali 2012-13, dopo il ritiro di circa 2 milioni e mezzo di dosi di vaccino della settimana scorsa e gli ulteriori blocchi di questi giorni da parte dell'AIFA e del Ministero.<Vogliamo assoluta chiarezza ,per gli operatori ed i pazienti> chiede Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami <Ma se, nonostante la  lunga serie di test di sicurezza che le aziende devono obbligatoriamente effettuare, il Ministero della Salute e l'Agenzia del farmaco hanno ritenuto di bloccare a più riprese dei lotti di vaccini perchè “potenzialmente pericolosi”, evidentemente è doveroso avere cautela e chiedere rassicurazioni. Chiediamo prima che inizi la campagna vaccinale una comunicazione formale pubblica sulla sicurezza dei vaccini che andremo ad utilizzare. In particolare vogliamo sapere se tutti i lotti difettosi siano stati ritirati dalla vendita e dalla distribuzione o se  se viceversa è possibile che i lotti non a norma  siano già stati distribuiti ai medici di famiglia tramite le aziende sanitarie. Lungi da noi creare allarmismo che può portare ad una diminuzione delle vaccinazioni di prevenzione dell'influenza virale stagionale che ogni anno costringe a letto milioni di Italiani. E non sarà facile convincere i pazienti che già normalmente hanno delle perplessità. Siamo disponibili a fare una fatica doppia per rassicurarli ma prima di tutto devono convincere noi operatori. E chiediamo che ciò sia fatto formalmente. Ovviamente nessuna responsabilità dovrà essere attribuita ai Medici che eseguono le vaccinazioni, per problemi inerenti alla composizione dei vaccini stessi >Il leader dello Snami conclude <Perchè le regioni non stipulano per i Medici di Medicina Generale una assicurazione contro i rischi professionali da somministrazione di vaccino antinfluenzali ?>

venerdì 5 ottobre 2012

INDIETRO TUTTA!

"OSPEDALETTI” IN TOSCANA

La parabola discendente delle aggregazioni mediche toscane non ancora partorite.
Meno male!
Ora sono le Regioni che vorrebbero "cambiare" ad isorisorse.
Di male in peggio! 
Dopo la puntuale denuncia dello Snami Toscana e Snami Nazionale del 7 Agosto in cui si è evidenziata la grande manovra di inizio-demolizione del nostro Sistema Sanitario Nazionale con l'istituzione dei cosiddetti ospedaletti di quartiere in Toscana, Angelo Testa, Presidente dello Snami <Adesso si recede, meno male. Un aborto al primo mese, che comunque poteva essere evitato nelle sue anticipazioni entusiastiche e folkloristiche alla stampa e ai media. Ora, molto più sommessamente, bisogna andare a scovare nella stampa locale il trafiletto "Superambulatori. L'assessore Marroni: da rinviare i consorzi tra medici di famiglia per alleggerire il pronto soccorso". La classica  smentita tutta italiana delle scuse e ritrattazioni piccole piccole che cozzano di contro  con i titoloni dei proclami iniziali, anche questi tutti italiani, tanto più grandi quanto più devono nascondere qualcosa di impalpabile e virtuale.

>Continua il Presidente del Sindacato Autonomo <Anche la conferenza delle Regioni il 26 settembre ha licenziato il decreto Balduzzi come  "complessivamente negativo" chiedendo però una riscrittura di una parte di esso e che venga riaffermato il principio dell'autonomia organizzativa in tema di Sanità da parte delle Regioni, così come venga precisato che la riorganizzazione delle Cure Primarie non può prevedere un aumento delle attuali risorse disponibili per la Medicina Convenzionata. Decriptando: non si può cambiare perchè non ci sono soldi, anzi si può cambiare ma lo facciamo noi, ovviamente senza soldi. Lapsus schizofrenico oppure si continua a navigare a vista? Gli attacchi al sistema Sanitario Nazionale cioè a Medici e pazienti sono in essere quotidianamente. Come Snami dobbiamo, con gli altri Sindacati sani, isolare  certa politica che governa la Sanità secondo logiche di risparmio per coprire i buchi che loro stessi hanno creato, piuttosto che seguire il percorso di un'assistenza migliore ai cittadini ed una vivibilità del sistema per i Medici. Solo così si vincono le battaglie individuando chi sta dall'altra parte, malapolitica e la loro corte, anche Sindacale, e lottando a fianco di chi la pensa come noi! >


 

 

martedì 2 ottobre 2012

SNAMI SULL'EMERGENZA TERRITORIALE: SI' ALLA DIPENDENZA SU BASE VOLONTARIA

Perplessità dello Snami che l'iter sia intrapreso
Vito D'Angelo Responsabile Nazionale dell'Emergenza Territoriale ha non poche perplessità sul passaggio alla dipendenza dei medici del 118 <Personalmente sono molto scettico e  non credo ad un risveglio immediato dopo anni di coma profondo.
Sarà l'ennesimo tentativo di strumentalizzazione e confusione con lo scopo magari di colmare il vuoto nella dirigenza medica dei P.S .? Ci si aspettava nell'ultimo decreto Sanità  finalmente un  segnale concreto sulla possibilità al passaggio alla dipendenza per noi ed invece ci si è buttati a capofitto sul   ruolo unico che a noi dello Snami  non sta bene se prima non si definiscono ruoli, limiti e competenze specifiche.
In solo due mesi il testo è stato cambiato e rimaneggiato più volte appellandosi alla riorganizzazione ed innovazione. In realtà molta confusione e grande incertezza.> Angelo Testa, Presidente Nazionale del Sindacato autonomo  <Auspichiamo un sistema che si confronti con i Sindacati perchè il 118 ha necessità di una  riorganizzazione con al centro una continuità terapeutica tra ospedale e territorio con compiti ben definiti.
Siamo impegnati perchè  i futuri  ACN, gli accordi integrativi regionali e aziendali procedano all’adeguamento del compenso economico anche in funzione dell’organizzazione mono e multi professionale e ovviamente per il tanto atteso il passaggio alla dipendenza su base volontaria dei Medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale.
In attesa di ciò, anche per evitare che le regioni continuino a comportarsi in maniera difforme, si potrebbe prevedere il transito alla dipendenza con gli strumenti già forniti dalle leggi 522/1995 e 229/1999 perché decolli la figura del 118 Snami secondo  una proiezione liberistica, innovativa, tecnologicamente affinata e di alto profilo formativo. >