giovedì 6 dicembre 2012

APOCALISSE DELLA MEDICINA GENERALE


GRANDI PROVE DI APPLICAZIONE DELLA LEGGE BALDUZZI

Snami boccia senza appello il diktat delle regioni e denuncia l'autore ed i correi dello scippo agli stipendi dei medici di famiglia. “Saremo costretti a licenziare le segretarie. Da subito stato di agitazione permanente”

Durissima presa di posizione dello SNAMI dopo che dalla stampa emergono indiscrezioni che le regioni hanno emanato una bozza di indirizzo per la Sisac dove esplicitano le loro condizioni per l'applicazione del decreto Balduzzi. Angelo Testa, Presidente Nazionale del sindacato autonomo <Come stiamo denunciando da tempo si sta paventando un epilogo amaro per la medicina generale e le cure primarie. Non più "solo" cambiamenti peggiorativi ad isorisorse, ampiamente annunciate e paradossalmente gradite dai soliti dirigenti sindacali, ma addirittura tagli importanti agli stipendi dei medici del territorio. Secondo Domenico Salvago, Addetto stampa Nazionale dello Snami, non bisogna cessare di sottolineare in tutte le sedi e in tutte le maniere possibili che c'è chi ha voluto questo scempio. Un ministro che senza alcuna concertazione e con evidente scarsa conoscenza della medicina generale che promulga cambiamenti impossibili perché senza alcun finanziamento, un sindacato che plaude ad un decreto che prevede irrealistiche forme di assistenza con medici-marziani stakanovisti e con il dono dell'ubiquità e, dulcis in fundo, le regioni, a cui non sembrerà vero di porre condizioni capestro: esclusività del rapporto di lavoro e taglio economico delle indennità percepite dai medici a vario titolo>. Salvatore Santacroce, Vicesegretario Nazionale <I nostri emolumenti comprendono più voci che corrispondono alla articolazione della nostra attività. Nel tempo i nostri accordi nazionali e regionali hanno previsto una serie di istituti per migliorare l'assistenza ai cittadini. Forme associative di vario livello per cui i medici hanno investito nel tempo energie e parte dei loro stipendi per creare gruppi e reti per una più organica e capillare migliore organizzazione, per un'assistenza sanitaria di qualità. Ora, dopo che i Colleghi hanno investito dei soldi solo parzialmente rimborsati da quelle indennità, che oggi la Parte Pubblica vorrebbe cancellare con un colpo di spugna, si innesta una retromarcia dequalificante per il livello di assistenza al Cittadino. Tra le altre indennità sparirà anche quella informatica e quella per la segretaria. Saremo costretti a licenziare migliaia di segretarie in tutta Italia perché i nostri stipendi, ormai all'osso, non ci permetteranno di avere personale di studio dipendente.> Conclude Angelo Testa <Lo Snami denuncia gli stravolgimenti delle cure primarie normati e voluti da un Ministro nonostante le regioni abbiano ribadito più volte che non hanno i soldi per finanziare le necessarie strutture che quindi si vorrebbero porre a carico economico dei Medici. Denunciamo le gravi responsabilità di chi si è sempre dichiarato favorevole al decreto Balduzzi, primum movens delle prossime decurtazioni degli emolumenti dei medici di medicina generale. Lo Snami proclama da subito lo stato permanente di agitazione dei propri iscritti ed invita tutti i Colleghi, anche non iscritti, ad aprire gli occhi sulle responsabilità personali di chi ha contribuito colpevolmente al degrado a cui oggi siamo arrivati e li invita a partecipare alla lotta per salvaguardare la nostra dignità di Medici e conservare il nostro posto di lavoro.>

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