martedì 10 giugno 2014

Congresso Regionale Snami


“Le Giornate delle Medicina Generale”
Como, Hotel Palace 13-15 giugno 2014

Quale sanità negli attuali scenari economici?  Cosa vedremo cambiare nell’offerta dei pubblici gratuiti? Come si articoleranno i servizi? Chi li erogherà? Il MMG sarà ancora protagonista?  Cosa si chiederà al medico di famiglia? Quali connessioni fra medicina generale e sociale?  Quali margini economici contrattabili rimarranno al MMG?

Questo ed altro  venerdì 13/ 6 ore 15:00

“Negoziare  oggi fra etica ed economia”

Verranno messi a confronto gestori della sanità pubblica con esperti di  antropologie ed etica. Si cercherà di coinvolgere i medici che non partecipano generalmente alla dialettica sindacale sulle problematiche della contrattazioni ad ogni livello, cercando di comprendere come gli scenari economici costringano spesso a compromessi al limite con i principi etici sui quali si fonda la Professione.
La partecipazione al convegno è gratuita e libera anche a non iscritti
Le iscrizioni inviando il modulo allegato:
-  via fax >  02.58.301.621
-  via e-mail  >   segreteria@snamilombardia.org

  


domenica 8 giugno 2014

I medici Snami Lombardi a Congresso a Como

Evento di grande rilievo per la medicina del Territorio  dal 13 al 15 giugno presso l’Hotel Palace di Como , dove  si svolgeranno “Le Giornate delle Medicina Generale” .  Si tratta della terza edizione della manifestazione ideata da Peppo Conti, ex presidente dell’Ordine di Como e della Snami Nazionale, qualche anno fa e organizzata dallo Snami Regionale che porterà in città alcuni fra i maggiori  protagonisti della scena sanitaria regionale, nazionale ed  europea.
Come di consueto l’evento ideato per un pubblico di medici di medicina generale, ma non solo,  si articolerà in varie sessioni che  spazieranno dalla argomenti di etica, di organizzazione  e previdenza. Si partirà  venerdì pomeriggio con la sessione “Negoziare  oggi fra etica ed economia” nella quale verranno messi a confronto gestori della sanità pubblica con esperti di  antropologie ed etica. Si cercherà di coinvolgere i medici che non partecipano generalmente alla dialettica sindacale sulle problematiche della contrattazioni ad ogni livello, cercando di comprendere come gli scenari economici costringano spesso a compromessi al limite con i principi etici sui quali si fonda la Professione.
Si proseguirà sabato mattina con una sezione che si aprirà con quattro relazioni che cercheranno di fare intendere quale potrà essere il lavoro dei medico di famiglia a partire già  dal  prossimo anno. Ci saranno un epidemiologo e una psicologa che spiegheranno  quale sarà la popolazione  che si dovrà assistere e quali saranno i suoi bisogni medici, della persona e sociali.   Seguiranno  funzionari della Regione Lombardia che indicheranno in anteprima i criteri attraverso i quali le ASL provinciali dovranno ripensare l’organizzazione della assistenza sul territorio, concretizzando i contenuti del Decreto Balduzzi.  Per finire la mattinata , ci sarà una interessante tavola rotonda partecipata da esperti provenienti da altre  regioni italiane e da Svizzera, Austria e Olanda nella quale si cercherà di raccogliere  esperienze molto diverse dalle quelle lombarde per valorizzare aspetti che potrebbero essere poi riutilizzati nello evoluzione  del la nostra organizzazione  territoriale.
Nel pomeriggio di sabato si svolgerà una sessione su problematiche  di  formazione ed ECM in una professione in veloce trasformazione  che è stata accredita come evento ECM con ben 16 punti. Parteciperanno esperti della scuola formazione regionale e della Fnomceo.
Infine, nella mattinata di domenica, si chiuderà con la sessione sulla previdenza. Ci sarà l’eccezionale  presenza del presidente EMPAM, Oliveti, che spiegherà il funzionamento del sistema pensionistico dopo la recente riforma e avrà modo di spiegare direttamente le vicende degli ultimi travagliati mesi dell’Ente, tristemente arrivati anche alla cronaca nazionale. Seguirà una relazione dedicata ai giovani medici che si trovano a dovere  approntare un piano pensionistico . Chiuderà il convegno una tavola rotonda sulla previdenza obbligatoria e complementare.
Pito Rivolta
La partecipazione al convegno è gratuita e libera a tutti i medici.
Per maggiori informazioni: segreteria@snamilombardia.org; snamicomo@gmail.com

giovedì 5 giugno 2014

SNAMI : NO SENZA ESITAZIONE ALLA SCELTA E REVOCA IN FARMACIA



Che nelle farmacie informatizzate oggi si prenotino esami, si sa.
Ma che un utente possa scegliere il nuovo medico curante revocando il proprio è troppo. Accade all’Asl Monza e Brianza, e forse presto all’Asl di Como. Non ci sta la Federazione Lombarda degli Ordini dei medici che nella figura del presidente Giovanni Belloni e del vice Gianluigi Spata ha scritto alla Regione, la cui delibera 1427 del 28 febbraio prevede il nuovo servizio a disposizione del cittadino, parlando di un servizio non previsto dal decreto sulla farmacia dei servizi, con il quale però «il farmacista è in grado di condizionare l’acquisizione di assistiti da parte del medico». «In città “care” come Milano l’affitto dello studio fino a zone semiperiferiche supera i 2 mila euro mensili a fronte di una convenzione bloccata in sostanza al 2006.
Fare il nostro lavoro diventa insostenibile – dice Roberto Carlo Rossi, medico di famiglia e leader Snami lombardo (nonché presidente Omceo Milano)- mentre non è insostenibile pensare che se un farmacista possiede dei locali vicini al negozio attrezzabili a studi possa affittarli a uno o più medici di famiglia: se d’ora in avanti potesse indirizzare i pazienti indecisi ai medici che operano nei suoi locali, davvero non si configurerebbe un conflitto d’interesse? Per di più, ove le condizioni fossero vantaggiose (parlo sempre in linea teorica) non è detto sarebbe facile al medico locatario esercitare in modo svincolato da pressioni. La delibera mina l'esercizio indipendente della medicina generale e può generare conflitti d'interesse». «Non possiamo ammettere che sia un professionista della sanità a indicare un altro professionista al paziente», dice Belloni che è anche presidente dell’Ordine dei Medici di Pavia.
«E’ vero, la legislazione nazionale potenzia i servizi erogabili nelle farmacie, ma il farmacista non è uno sportello e i suoi servizi non dovrebbero andare contro principi etici e deontologici». Belloni comprende che non sono state le farmacie lombarde ma la Regione a prevedere questa norma: «Per questo abbiamo inviato una lettera alla Direzione Sanità, all’Assessore e al Presidente in cui chiediamo di rivedere la norma. Ma aspetto che anche l’Ordine dei Farmacisti prenda posizione. Con i farmacisti poi – prosegue Belloni che il 26 vedrà le autorità regionali a un tavolo tecnico pure su questo tema - dovremmo parlarci di più; con loro e gli infermieri siamo le figure cardine sulle quali si fonda la rivoluzione che porterà molte cure dall’ospedale al territorio. E le Regioni dovrebbero occuparsi più di come far collaborare queste professioni tra loro, in autonomia, nell’interesse del paziente, che di attribuire compiti impropri».

venerdì 11 aprile 2014

“Ecco cosa ci aspetta”. Oggi al via le trattative che possono fare scomparire la medicina generale


Oggi si avvieranno le trattative per l'ACN, ed in base 
all'atto di indirizzo testardamente proposto e perseguito dalla fimmg,
non potra' derogare dalle condizioni descritte qui:
http://www.snami.org/news/2014/piattaforma-negoziale-sisac-dal-sole-24-ore-del-2-aprile-2014/Si prevede saranno 500-600 € in meno mensili. Non illudiamoci poi che nei successivi AIR siano proposte e richieste
condizioni piu' favorevoli, perche', come scritto nell' ACN integrativo dell' 8 Luglio 2010 si sono preoccupati di dichiarare che i referenti delle strutture
avranno una indennita' aggiuntiva decisa a livello di AIR (e pagata con le nostre indennita' come gli altri "fattori produttivi" secondo il
suddetto Atto di Indirizzo del Febbraio 2014).
Per chi non lo avesse letto l’articolo 1 si apra link sotto con anche commento dello Snami alla fine dell'accordo.
https://dl.drop---boxusercontent.com/u/1010503/ACN_8_luglio_2010_INTEGRATIVO.pdf

La manovra della parte pubblica e' stata abile perché in questo modo si è assicurata che i segretari regionali e
provinciali del “sindacato di palazzo” chiamati alla firma dei prossimi AIR; che saranno tra i probabili papabili degli incarichi di referente e
coordinatori, abbiano un incentivo in piu' per non tirarsi indietro al momento della firma anche di fronte a contenuti capestro degli stessi AIR.

lunedì 31 marzo 2014

SUCCESSO DEL RICORSO PROMOSSO DA SNAMI SU RITENUTE GOVERNO CLINICO 2011


I colleghi che indirizzati da SNAMI hanno affidato all’Avvocato Maria Cristina Forgione il ricorso hanno avuto soddisfazione. Infatti il Giudice del Lavoro di Como ha accolto il ricorso di alcuni MMG che avevano subito ingenti trattenute (fino a più di  € 13.000 ) sui cedolini paga 2012 da parte dell’ASL di Como a seguito della mancata adesione al progetto di governo clinico 2011; tali medici, infatti, non avevano avuto comunicazione con le forme previste dalla legge da parte dell’ASL del progetto e, pertanto, non avevano proceduto all’adesione e all’invio nei tempi stabiliti. 
Di conseguenza sono state loro trattenute le somme erogate per quell’anno dall’ASL a titolo di rimborso collaboratore di studio e medicina di gruppo. Dopo una causa durata circa 1 anno il giudice del lavoro di Como ha ritenuto illegittima la trattenuta operata, condannando l’ASL alla restituzione delle somme aumentate di interessi e rivalutazione. 
Questa è stata una causa pilota che favorirà i colleghi che nelle stesse condizioni anche per gli anni successivi volessero intraprendere ricorsi. 
Per info: snamicomo@gmail.com.  
  

martedì 18 marzo 2014

FLOP ANNUNCIATO DELLE CASE DELLA SALUTE

NON E' VERO CHE RIDUCONO
GLI ACCESSI AI PRONTO SOCCORSO

Novità come “nuovo pianeta” con troppi interessi che gravitano intorno. Peccato che siano operazioni in perdita, che non servano alla sanità territoriale e che nascano per soddisfare gli appetiti di pochissimi che in realtà non hanno a cuore né gli interessi dei medici né quelli dei Pazienti.

Nascono come sede pubblica dove dovrebbero trovare allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale, Specialistica ambulatoriale e servizi sociali, per una determinata e programmata porzione di popolazione” <Come Snami abbiamo più volte sottolineato - sostiene Angelo Testa presidente nazionale del sindacato autonomo - che i Soloni e gli affaristi della sanità, nell'inventarsi le case della salute, fallite clamorosamente in altre nazioni, come soluzione ai problemi della sanità territoriale abbiano battuto il record “dei chi se ne frega” dei Medici e dei Pazienti
Non verranno finanziate e non potranno andare avanti ...chi se ne frega, spariranno gli ambulatori dei medici di famiglia dai piccoli paesi...chi se ne frega, saranno super market della sanità...chi se ne frega, verrà meno il rapporto medico paziente a favore di quello medico struttura... chi se ne frega e così via dicendo> <E' altresì palese,- sostiene Francesco Biavati, presidente regionale di Snami Emilia Romagna - che queste strutture sia per attrezzature che per professionalità non possano essere un’alternativa valida ai pronto soccorso. 
Sono ovviamente sottodimensionate per mancanza di fondi, che in sanità saranno sempre meno, con l'epilogo logico che i cittadini continueranno a rivolgersi ai pronto soccorso degli ospedali i cui numeri, statistiche alla mano, sono in continuo crescendo malgrado l’aumento delle prestazione specialistiche nelle case della salute stesse. A dimostrazione di ciò i dati di Bologna e provincia che indicano, se mai ci fosse stato bisogno, l'equazione elementare che aumentando l'offerta si dilata la domanda e che le soluzioni per una migliore assistenza nel territorio siano ben altre.> 
<Colpa dei Medici di Medicina Generale non all’altezza? Neanche per sogno - continua Angelo Testa - E' sbagliato il progetto, pensato da incompetenti in sanità e il fallimento ne è solo la logica conseguenza. I pronto soccorso vanno meglio supportati in organico e organizzazione e deve cambiare la logica “illogica per noi “ che sia l'alternativa alle lunghe liste d'attesa, che gratis o per due lire si possa far subito un pacchetto di accertamenti “tac compresa”, e chi più ne ha più ne metta, e che se continuerà a procedere in questo modo saranno sempre più intasati. 
Al territorio serve la “rete” ed un sistema che non si presenti con il biglietto da visita che tutto debba essere distrutto per essere riformato con un’operazione che porterà al collasso un comparto che funziona bene grazie all’impegno costante dei medici di Medicina Generale, che già da domani mattina si vorrebbero penalizzare con il taglio degli stipendi e con lo stravolgimento del loro lavoro.>

martedì 25 febbraio 2014

UN'ODISSEA CONTINUA


GRAVE PROBLEMA OCCUPAZIONALE DEI 1400 MEDICI FISCALI INPS

Se continua così “triplo errore in essere” che coinvolgerà  Medici Fiscali, Erario dello Stato e Medici di Medicina Generale.

Roma 25 febbraio 2014.Audizione di martedì scorso delle organizzazioni sindacali alla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati per la grave situazione in cui versano i medici fiscali dell'Inps. Il suo Presidente, il Dott. Pier Paolo Vargiu, e gli altri Deputati presenti si sono mostrati interessati alla soluzione di questo problema occupazionale. Per lo Snami era presente Edoardo De Pau, responsabile nazionale del settore medici fiscali <Ho ribadito a chiare lettere che è prioritaria ed urgente dapprima l'immediata stabilizzazione di circa la metà dei Medici Fiscali INPS che hanno sempre mantenuto il rapporto di lavoro esclusivo con l'ente, e poi di quelli con altro rapporto di lavoro. Einoltre indispensabile la formazione del "POLO UNICO" della Medicina Fiscale per gli accertamenti sui dipendenti privati e pubblici, con il passaggio della retribuzione da un regime "a prestazione" ad un regime "orario" garantendo uno stipendio decoroso e consono alla attività lavorativa svolta.> <Se l'Inps non applica - continua Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - uniformemente su tutto il territorio nazionale gli strumenti di controllo ed eventuale sanzione nei confronti dei lavoratori assenti "ingiustificati" per malattia, si verificherà un aggravio negativo sul bilancio dell' Ente e di conseguenza sul bilancio statale. In soldoni” altre pesanti imposte pagate da tutti i cittadini italiani come effetti collaterali di un paradosso catastrofico di chi pensava ad un risparmio con la spending review  che rischia di trasformarsi invece in un'impennata del costo della indennità di malattia. L'Ente potrebbe quindi implodere - conclude il leader dello Snami - se la politica non interviene per sanare questo triplo errore in essere” cioè danno per i medici fiscali che hanno investito in questo lavoro energie e professionalità, danno per lErario, cioè noi tutti (per l'aumento delle tasse) ed infine danno per i medici di famiglia con un aumento delle forme di pressione per ottenere certificazioni improprie poste in essere quando sarà di dominio pubblico che “tanto non controlla nessuno dal mettersi in malattia. Altro sport tutto Italiano che sarà presto molto praticato>

lunedì 17 febbraio 2014

CHI VORREBBE DISTRUGGERE LA MEDICINA GENERALE. FACCIAMO NOMI & COGNOMI


Snami propone una riflessione comune e apre una
 “tavola rotonda virtuale” tra i medici di Medicina Generale per individuare chi vorrebbe propinarci         una “ terapia dagli effetti collaterali devastanti”
Roma 17 febbraio 2014-E' come il “segreto di Pulcinella” secondo Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami, quello che si vorrebbe fare della medicina generale, nonostante i tentativi di tenerlo nascosto “cambiando le carte in tavola”. <Il più lampante degli idiotismi - sostiene il leader del sindacato autonomo - peccato che i Medici non siano degli idioti, abbiano capito tutto e se qualcuno ha delle perplessità lo Snami apre un confronto  in una ideale grande tavola rotonda perché la verità venga alla luce del sole. Non vogliamo ciò che porterà il prossimo rinnovo convenzionale a costo sotto zero: indennità dei Medici riassorbite dalle nuove strutture aft e uccp e conseguente diminuzione dei nostri emolumenti, licenziamento del personale di studio, confusione dei ruoli tra medici di continuità assistenziale e di assistenza primaria che potrebbero tornare a fare la notte e i festivi, chiusura degli studi medici dei piccoli comuni rurali e disagiati eliminando quella capillarità dell'assistenza sanitaria nel territorio e accorpandoci in mega centri COOP. Infermieri ed il personale sanitario in esubero scaricati sul territorio per la chiusura dei piccoli ospedali e per la riduzione dei posti letto. Il tutto porterà ad uno smantellamento del rapporto fiduciario ad personam per passare ad un rapporto diretto verso la struttura, nonostante lo stesso centro studi della Bocconi abbia chiaramente certificato che l'impatto dell'associazionismo medico sull'assistenza sia pari a zero. In buona sostanza un percorso, benedetto dai soliti noti, a favore di una trasformazione ancora più drastica del Medico di Medicina generale in un soldatino dipendente nella sostanza, più povero e vulnerabile, letteralmente  sradicato “di peso” dal suo studio dove esercita la professione nei confronti dei pazienti che lo hanno liberamente scelto. <Apriamo il nostro sito web nazionale> conclude Angelo Testa <ad una  tavola rotonda aperta a tutti i Medici di Medicina generale per trovare insieme le soluzioni per smascherare chi vorrebbe propinarci una “terapia dagli effetti collaterali devastanti”, nella considerazione che le responsabilità di quanto avverrà non potrà essere considerata solo dei “vertici” ma soprattutto di chi dà loro mandato e li finanzia.>



Care Colleghe e Cari Colleghi ,
La nostra interpretazione:
C'è chi ha minacciato lo sciopero se non si fosse provveduto ad accelerare il rinnovo dell’ ACN, a costo zero.
Vedi Link


Anche lo SMI tuona contro il “Titanic” del sindacalismo…

http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2014-02-11/trattative-convenzionata-risorse-certe-145328.php?uuid=AbpIRpMJ

L'atto di indirizzo emanato è chiarissimo su cosa ci aspetta:

Infatti:
Via tutte le indennità (informatica, segretaria, infermiera), per finanziare le forme associative: 30% in meno di stipendio;
Obbligo di lavorare nelle forme associative mantenendo anche la capillarità degli ambulatori periferici a costo zero per la pubblica amministrazione. Quindi aumento delle ore di lavoro e riduzione dei compensi.
Possibilità per le Regioni di non erogare la quota relativa agli AIR nel caso in cui non vengano firmati entro 12 mesi.
Quindi, per esempio, se le Regioni rifiutassero di firmare in mancanza di un impegno anche il sabato e la domenica e le oo.ss. non accettassero di lavorare anche la domenica e non firmassero, si perderebbero i compensi.
In effetti questa possibilità è solo teorica perché un’organizzazione sindacale pronta a firmare l’estensione del lavoro al sabato e alla domenica riducendo i compensi, si troverebbe sempre…

Identità del testo dell’ ACN per Assistenza primaria e Continuità Assistenziale tranne che per i compensi e le modalità retributive.

Lo SNAMI ribadisce che un rinnovo senza aumento della spesa, la tanto da altri auspicata riorganizzazione, deve avvenire anche senza aumento della quantità di lavoro dei Medici e senza riduzione dei compensi e ritiene che la responsabilità di quanto avverrà non potrà essere considerata solo dei “vertici” ma soprattutto di chi dà loro mandato e li finanzia.

mercoledì 12 febbraio 2014

SCIOPERIAMO PER LA CONVENZIONE. MA PER LASCIARE QUELLA CHE C’E’!


PROPOSTA SHOCK DELLO SNAMI
Contraltare alla Fimmg che dichiara lo stato
di agitazione per rinnovare l’ACN.
Angelo Testa "Grottesco premere per un’operazione in perdita"

Roma 12 Febbraio 2014. Stupore «amaro» nel sindacato autonomo per le recenti notizie apparse sulla stampa di settore secondo le quali il sindacato maggioritario preme per accelerare il rinnovo della convenzione nazionale, visto che sarebbe a costo zero per la Parte Pubblica. 
<Non c’è mai fine alle esternazioni preliminari al festival del grottesco - commenta Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - Qualcuno dimentica qualche “piccolissimo” particolare dal peso “trascurabilissimo” di qualche tonnellata: si andrebbe a rinnovare senza neanche un centesimo a disposizione. Si prevedono costose novità che non si sa chi pagherà, anzi probabilmente si sa: i Medici, in veste di “invitati paganti” ad un dispendioso pranzo a zero portate. E come antipasto, si fa per dire, da subito taglio degli stipendi ai Medici con decurtazione degli incentivi per le associazioni e le segretarie. In compenso, però, aumenterebbe il lavoro da svolgere. Insomma uno di quegli <affaroni> tipo l’acquisto della fontana di Trevi in cui tu invece di sorridere schernendoti brami per concludere il business del secolo.> 
<Cosa andiamo a rifondare - commenta Francesco D’Accardi, presidente di Snami Marche - senza finanziamenti e con le fughe in avanti dell’immaginazione infantile di chi pensa che le case della salute si possano edificare con le costruzioni del LEGO e che i soldi del MONOPOLI abbiano valore corrente?> 
<Allora stiamo con i piedi per terra - conclude Angelo Testa - e lavoriamo per mantenere e  se possibile migliorare ciò che ancora abbiamo, senza  passare dalla «demolizione» della nostra figura e del nostro ruolo. 
Chi ha la bramosia di aprire operazioni in perdita se ne assuma la responsabilità nei confronti di una categoria sempre di più in sofferenza economica e stanca di «giochini» con cui si trastullano i “soliti noti” ma che possono mettere a repentaglio il posto di lavoro dei Medici e un’assistenza decorosa ai pazienti.>

lunedì 3 febbraio 2014

DISTACCHI SINDACALI: LO SNAMI VINCE ANCORA A PAVIA


GIUDICE RICONOSCE LA SUSSISTENZA DELLA CONDOTTA ANTISINDACALE

La sentenza condanna la Asl a rimborsare ai Medici che effettuano attività sindacale i compensi dovuti al sostituto>

Snami incassa l'ennesima vittoria sindacale in seguito alla  sentenza del tribunale di Pavia depositata il 31 gennaio dopo che la sezione provinciale presieduta da Salvatore Santacroce aveva denunciato la asl per condotta antisindacale in seguito al mancato pagamento ai medici che avevano effettuato attività sindacale dei compensi dovuti al sostituto. 

AngeloTesta, presidente nazionale dello Snami <Sentenza importante che sancisce che il comportamento della asl ha leso gli interessi collettivi di cui sono portatrici le organizzazioni sindacali secondo i principi sanciti dall'articolo 28 dello statuto di lavoratori (legge n° 300 del 1970). D'altra parte nonostante la convenzione all'articolo 21 sia chiarissima e non interpretabile alcune aziende, in qualche regione, per la verità poche, continuano a rifarsi alla  famigerata comunicazione della Sisac del 5 settembre 2012, foriera di induzione alla condotta antisindacale, con una fantasiosa interpretazione dell’ACN, riconosciuta erronea da tutti i Giudici sinora aditi> 

<Importante - sottolinea Salvatore Santacroce, presidente di Snami Pavia, oltre che vicesegretario nazionale Snami, e fautore della presa di posizione vincente del sindacato - è che la sentenza sottolinei il ruolo della Sisac e della Regione Lombardia nell’indurre la ASL a perpetrare la condotta antisindacale riconosciuta e sanzionata.> <Ci auguriamo - conclude il presidente Testa - che la chiara inequivocabile sentenza ottenuta a Pavia induca tutte le Regioni e tutte le ASL a cessare eventuali comportamenti simili a quelli in atto in Lombardia, evitando ulteriori condanne con spreco ingiustificato di denaro della Collettività.>


venerdì 24 gennaio 2014

GIORNATA DEL MEDICO NON SOSTITUIBILE. Per un mese da oggi spieghiamo agli assistiti la nostra presa di posizione


Caro Collega e Cara Collega,
Ti ricordo che venerdì 24 gennaio 2014 ci sarà la "GIORNATA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE “NON SOSTITUIBILE” come deciso nell’ultimo Comitato Centrale e Consiglio Nazionale e riportato sulla stampa nazionale di settore.
Si chiede di pubblicizzare l’evento attraverso i media locali e di sensibilizzare i vostri iscritti a partecipare attivamente.
Potrà essere affissa in sala d’aspetto la locandina e lavorare in ambulatorio con il badge – distintivo in evidenza appuntato sul camice.
E’ l’inizio di un percorso che durerà 30 giorni sì da poter spiegare agli assistiti le motivazioni che ci hanno portato a questa presa di posizione e il pericolo per loro della possibilità di perdere il loro medico di fiducia che hanno liberamente scelto.
Potrebbe essere utile ci inviaste foto e/o filmati con interviste e considerazioni, anche da parte dei pazienti.

Confido nella partecipazione vostra e degli iscritti della vostra provincia per una buona riuscita dell’evento.

Grazie.
Angelo Testa  Presidente Nazionale dello Snami

clicca qui per vedere Locandina Medico non Sostituibile 
clicca qui per vedere Badge Giornata MNS
clicca qui per vedere Locandina spiegazione ai pazienti
clicca qui per vedere video P.Orlando http://www.youtube.com/watch?v=5OgkQTBZUm8
clicca qui per vedere video S.Santacroce http://youtu.be/sDxTfmaDpSU
clicca qui per vedere video A.Testa e S.Santacroce http://youtu.be/IzDPOygCZHg

L'INTERVISTA DI TESTA A DOCTORNEWS
Snami celebra il medico “non sostituibile”. Testa: cambiare decreto Balduzzi
Medico di medicina generale non sostituibile: così oggi trovano scritto i pazienti sul camice di 8 mila medici di famiglia in tutta Italia. Gli iscritti al sindacato Snami si presentano ai pazienti con un badge in cui sono ritratti cinque professionisti ma solo quello in primo piano ha un volto. 
«E’ il primo passo di una stagione di lotte in cui spiegheremo ai cittadini perché siamo contrari alle aggregazioni forzate previste dal decreto Balduzzi e in cui chiederemo incontri alle istituzioni», dice il presidente Snami Angelo Testa. 
«In autunno porremo questionari a medici e cittadini per vedere dalle risposte se si deve rimettere mano al decreto: la sua spinta alle aggregazioni per farci coprire 24 ore su 24 le esigenze del cittadino, ha come primo effetto quello di rimuovere il rapporto di fiducia. Se un servizio va coperto 24 ore al giorno è chiaro che i medici devono ruotare sul presidio e il cittadino non sarà mai sicuro di trovare il suo curante, che è il suo riferimento sulle patologie e le prescrizioni. 
Oggi Snami ribadisce che non siamo sostituibili come i farmaci, e che il decreto “finge” di dare di più al cittadino estendendo orari di presenza del mmg, ma alla fine – con l’obiettivo di fare economie - gli toglie il riferimento». Per la verità più che lo stato sono le regioni al centro dell’accusa di voler snaturare la medicina generale. «In realtà il decreto Balduzzi, che prefigura le convenzioni “a costo zero” è stato voluto contro la volontà delle regioni. Se per la prima volta, all’indomani di un’ipotetica approvazione della convenzione, i medici apriranno la busta paga e invece di trovarci gli arretrati ci troveranno il taglio del 20% dello stipendio, destinato alle nuove aggregazioni, sarà colpa di una norma dello stato e non dell’autonomia regionale. 
Oggi c’è la moda di far passare le regioni come cattive e lo stato come buono, magari per aprire alla revisione del Titolo V della Costituzione. Ma fu il governo a volere una legge di fatto inapplicabile, e noi non lo dimentichiamo».

Mauro Miserendino

giovedì 23 gennaio 2014

Lombardia Informatica nella bufera

Scoppia il caso dei conti della società controllata interamente dalla Regione Lombardia che conosciamo come inefficiente e pessimo gestore del SISS. 

 Dalle «spese ricreative dei dipendenti» per un ammontare complessivo di 222.880 euro che comprendono perfino gli «abbonamenti allo stadio e a teatro» negli anni 2010-2011, ai «regali» di piatti in ceramica Richard Ginori per assessori, consiglieri e dirigenti regionali. Per non parlare delle «spesucce», acconti di 42mila e 300 euro per una convention aziendale a Bucarest, non l’unico viaggio poichè era abitudine farne «quattro volte all’anno a favore di 140 dipendenti» anche in altre capitali europee, Barcellona e Londra. Stavolta a finire sotto i riflettori sono le «spese pazze» di Lombardia informatica, la società di servizi a capitale interamente regionale che come recita la mission, «svolge un ruolo di cerniera» fra la domanda della pubblica amministrazione e le richieste dei cittadini in tema di servizi tecnologici. Tanto per intenderci quella che gestisce da anni la carta sanitaria (che sta andando in pensione sostituita dalla carta servizi nazionale) fiore all’occhiello della progettualità formigoniana, ma pozzo senza fondo delle spese regionali.
Uno spreco di denaro e sono gli stessi revisori dei conti incaricati dalla giunta Maroni a sottolineare che «sono spese palesemente ingiustificabili perchè sostenute da una società a capitale interamente pubblico che al contrario, dovrebbe gestire con estrema accuratezza le risorse derivatele dal prelievo fiscale a carico dei cittadini». Certo, la passata gestione a sua discolpa precisa che si trattava di «attività note e a conoscenza di Regione Lombardia e nessun rilievo è stato mai ricevuto» ma i «controllori» regionali non la pensano così. In particolare, dall’analisi dei dati del bilancio analitico del 2011, finisce nel mirino il conto «spese promozionali» di 977.068 euro per la comunicazione istituzionale effettuate per conto della Come ad esempio la pubblicizzazione della carta sconto benzina (139.830) e l’incarico ad un’altra società privata per la campagna informativa della Carta regionale dei servizi (per complessivi euro 439.138,65). «Spese - osservano i revisori interni a Palazzo Lombardia che naturalmente suggeriscono di astenersi da spese per feste, promozioni e ricorrenze varie - sfuggite ai tagli nell’erroneo presupposto dell’esistenza di un rapporto di alterità fra la Regione Lombardia e Lombardia informatica». Pure l’esame a campione di alcune buste paga (dicembre 2011, gennaio, febbraio e marzo 2013) è risultato interessante. Ad un dirigente è stato riconosciuto un rimborso «spese di affitto» complessivo di 36 mila euro per 24 mesi oltre ad un’indennità «una tantum» per carichi di famiglia di circa 32 mila euro. Motivo? Il dipendente, assunto per la sede di Milano nel 2004, era stato distaccato due anni dopo nella Società lombardia Call Spa a Paternò. Ma poi divenuto dirigente nel 2008 era stato richiamato a Milano e per «tale trasferimento gli viene riconosciuto il rimborso per spese di alloggio». Ma ora il contenimento della spesa pubblica non sfugge all’attuale dirigenza.Regione Lombardia…….. (da QN del 21/01/14)


martedì 21 gennaio 2014

QUOTE NON PAGATE DEL GOVERNO CLINICO, SNAMI CHIEDE TRASPARENZA

Al Comitato d’Azienda (CdA) di Ottobre i rappresentanti dello SNAMI hanno sollevato il problema pensando che fosse scontata una relazione della ASL seguita dalla discussione per la riallocazione di quei fondi alla seduta successiva.  Con grande delusione però hanno scoperto che l’argomento non solo non è all’ordine del giorno del CdA di mercoledì prossimo, ma non ve ne è traccia anche nel verbale  precedente. Per questo nei gg scorsi è stata inviata la mail che segue alla coordinatrice del Comitato d’Azienda.    

Buongiorno Cristina.
Ho ricevuto la convocazione del Comitato d’Azienda del prossimo 22/01/14 con allegato come di consueto il verbale della precedente seduta.
Sono rimasto molto scandalizzato dal non trovare né nel primo, né nel secondo documento menzione delle quote non pagate del governo clinico.
L’avere oscurato nel verbale i diversi interventi che chiedevano ragione di dove fossero le quote che per convenzione andrebbero impiegate in progetti per i MMG dopo condivisione in Comitato d’Azienda è una grande scorrettezza  grande nei confronti delle rappresentazioni sindacali. SNAMI si riserva la possibilità  di presentare un esposto all’autorità competente per comportamento antisindacale dell’Azienda, e chiede che immediatamente:
1) Ci sia la reintegrazione nel verbale della seduta del 22/10/13 degli interventi       colpevolmente omessi;

2) Questa questione venga posto al primo punto dell’Ordine del Giorno della seduta del 22 gennaio pv;

3) In questa occasione ci sia da parte della Azienda una trasparente dichiarazione sul numero di medici ai quali negli ultimi anni non sono state pagate le quote  e sulla entità della somma delle stesse;

4) L’Azienda programmi la data di Comitato d’Azienda ad hoc per discutere con i rappresentanti della MG la loro assegnazione.

Confidando nel buon senso e nella onestà della dirigenza aziendale attendiamo la tempestiva riedizione dell’Ordine del giorno e le scuse del caso.

Saluti
GE Rivolta

Snami Como

giovedì 16 gennaio 2014

SNAMI & Regione a confronto sul SISS

Il 22 gennaio 2014 alle 21.00 avrà luogo un pubblico confronto tra SNAMI e Regione presso la sede SNAMI Lombardia di v.le Beatrice d’Este, 10. Il Direttore Generale Walter Bergamaschi ha infatti accettato di confrontarsi pubblicamente sul SISS con SNAMI. L’incontro ha come finalità principale quella di approfondire la questione se il Sistema Informativo, così come è oggi concepito e condotto, può davvero aiutare in maniera significativa il MMG ed il PLS nella cura dei suoi pazienti oppure se non rappresenti solo un aggravio di problemi e di burocrazia. Non vogliamo quindi evidenziare problemi di natura tecnica specifica, cioè singole segnalazioni di malfunzionamento (che, peraltro, sappiamo essere numerosissime), ma capire se è giusta l’affermazione della Regione che il SISS aiuta i Medici a curare meglio i cittadini lombardi.

Come ricorderete, l’incontro nasce dall’invito rivolto al DG Sanità lombardo scaturito da un acceso confronto in seno al Comitato Regionale del dicembre scorso. In quell’occasione, SNAMI osservava che il sistema comporta (quasi) solo inutili aggravi burocratici ed economici per i Medici e quindi sarebbe giusto erogare a costoro indennità informatiche adeguate almeno agli ingenti costi sostenuti. Il DG rispondeva che, in realtà, i Medici dovrebbero solo ringraziare la Regione che ha fornito loro un Sistema in grado di curare meglio i propri pazienti. Da qui l’invito ad un pubblico confronto con SNAMI, in cui tutti i Medici potranno brevemente portare la propria esperienza sulla reale efficacia del Sistema nel rendere, o meno, più facile l’assistenza al cittadino da un punto di vista professionale.

Naturalmente, ringraziamo davvero il DG Sanità lombardo per aver accettato l’invito. Siamo certi che dall’incontro di mercoledì 22 avremo tutti qualcosa da imparare e siamo altrettanto certi che, su questa tematica, per Regione Lombardia sia proficuo avere un confronto diretto con chi, tutti i giorni, è costretto ad utilizzare il Sistema.


Vista la storica inefficienza del SISS che ci penalizza tutti i giorni nei nostri studi, sarebbe opportuna una importante partecipazione di medici delle nostra provincia all’evento.Per la partecipazione prendere contatto con me, Pito Rivolta e Carlo Ghezzi per il trasferimento e per concordare un intervento comune.
G.L'Ala

mercoledì 15 gennaio 2014

Ciao 2013. Testa (Snami): "Il 2013 anno tragico per la sanità. Ora il governo Letta vada a casa"


Per il presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani la Legge Balduzzi ha inciso in maniera assai negativa, "azzerando gli investimenti per il territorio". E sull'attuale esecutivo non lesina le critiche. "Servono elezioni e un nuovo governo, basta con questo pastrocchio delle larghe intese".


"La situazione per la sanità italiana sta peggiorando progressivamente e temo che il quadro sia destinato a precitare ancora, soprattutto a causa del rinnovo contrattuale". Non nasconde il suo pessimismo Angelo Testa, presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami). E, senza fronzoli, individua chiaramente chi collocare sul banco degli imputati: "Certamente la classe politica, arrogante e incompetente. E sul 2013 ha pesato maledettamente la Legge Balduzzi".
Dottor Testa, qual è il suo bilancio per la sanità nel 2013?
Si è trattato di un anno evidentemente tragico, su cui ha pesato enormemente la Legge Balduzzi che sta dando il via alla demolizione del Ssn così come l’abbiamo concepito. Essa determinerà la cancellazione dell’idea di territorialità a causa dell’assoluta mancanza di investimenti. La situazione è nera, sono sempre di più gli ospedali a rischio chiusura e si sta indebolendo notevolmente l’assistenza. Il rendimento delle Regioni è quasi ovunque catastrofico, insomma il quadro sta precipitando drammaticamente.

A chi attribuisce le maggiori responsabilità?
Senza ombra di dubbio alla politica che, a prescindere dal colore e dagli schieramenti, non si è mai mostrata all’altezza della situazione. E, inoltre, ha manifestato un’arroganza senza precedenti, escludendo preventivamente la possibilità di recepire qualsiasi consiglio dall’esterno. Anche in passato i nostri politici erano spesso presuntuosi, ma almeno potevano vantare una buona preparazione. Oggi, invece, sono del tutto incompetenti, privi di qualsiasi coordinata essenziale.
Quali sono le sue priorità per il 2014? E’ ottimista?
L’obiettivo sarebbe quello di mantenere almeno gli attuali standard, ma sono pessimista e credo che la situazione sia destinata a peggiorare soprattutto a causa del rinnovo contrattuale che costituirà la ragione primaria della distruzione del sistema. Si rischia concretamente un ulteriore arretramento poiché tutti sembrano voler radere al suolo l’attuale struttura, ricominciare da zero sembra l’ossessione più diffusa. Ma se buttiamo giù tutto, poi diventa impossibile ricostruire data l’evidente penuria di risorse. Bisogna invece individuare le criticità e su esse intervenire, azzerare è pura follia.


Ritiene che il governo Letta debba proseguire il suo mandato o si augura un immediato ritorno alle urne?
Serve subito una nuova legge elettorale e poi il voto al più presto. E chi vince governerà. L’attuale esecutivo sta lavorando malissimo, questo pastrocchio trasversale è nocivo per il Paese. Per me le priorità sono e resteranno sempre: sanità, scuola e sicurezza. E il governo Letta è da bocciare sonoramente su tutti e tre questi aspetti. Addirittura per la sanità il voto che attribuirei è zero.

Gennaro Barbieri